[Verdebinario] hacktIT 0x0E

[Irene De Franco]

Francesco Noto ha scritto:
> contento della decisione.
>
> ma faccio il provocatore e mi chiedo:
> cioè gli acherz italiani dell'acchmitingh hanno deciso di dare dei 
> soldi a verde per pagare un padrone?
>
> perdonatemi, ma dobbiamo impegnarci per uscire da questo tunnel. 
> altrimenti il museo non decollerà mai.

gli acari della comunità hackmeeting ci conscono  e a ques'ultimo 
incontro ci hanno conosciuto anche meglio, anche grazie al banchetto che 
tu conosci, e che nei limiti delle nostre disponibilità logistiche
abbiamo allestito con cura come sempre. quindio sono stati apprezzati 
anche i materiali prodotti e il fatto che abbiamo parlato molto con le 
persone
parlano del progetto , delle difficoltà logistiche, delle spese e del 
fatto che tutta l'economia di verde
serve a mantenere la sede e i progetti e del fatto che vengono stilati i 
bilanci

alcuni avevano pensato che il bachetto servisse per il nostro 
spostamento dalla calabria, e invece no,
tali spese le abbiamo divise tra noi, il banchetto e le donazioni sono 
esclusivamente di verde .... e quindi del padrone dell'affitto, del 
padrone che stampa volantini, magliette etc.

e poi non avevamo la forza di occupare e nel momento del bisogno non 
abbiamo ricevuto un granchè di solidarietà

Non mi meraviglia e non c'è nulla di male che l'assemblea HackIT abbia 
deciso di donare una cifra a sostegno dell'associazione anzi, è un 
esempio di animo e spirito libero, senza precondizioni. infatti è un 
riconoscimento per la serietà e per la presa di responsabilità.
L'affitto del magazzino ha consentito: stabilità progettuale, sviluppo 
dei progetti, coinvolgimento di persone nuove, sicurezza, vivibilità 
(bagno, mobili, spazio, autonomia oraria) e indipendenza

indipendenza da lobbi e stagnazioni varie all'unical che scientemente 
non ha voluto valorizzare un progetto come quello del museo, da 
potentati vari compresi quelli "antagonisti", da zampe pre e post 
elettorali nei comuni, da faccendieri e strani intermediatori che di 
tanto in tanto si sono affacciati
e vari pressapochisti che ti sfruttano

è dura e come tu ben sai anche questo è un do it your self.


sappiamo molto bene che l'economia votata all'affitto del padrone ( che 
dorme per ora) non ci permette di decollare ulteriormente per poter 
partecipare ad attività nazionali e intenazionali, non avere un reddito 
ma magari garantirci esperienze che nella precarietà non possiamo fare,
e dare dignità al Museo.

non è un tunnel semmai una strada tortuosa:)

comunque sappiamo bene che va lanciato il museo, ma per farlo ritengo 
che dovremmo essere molto coesi e organizzati e ci arriveremo.

le nostre teste macinano
don't worry, ci aggiorneremo su questo:)

a presto
Ire