[Verdebinario] Catastrofe economica AKA affitto. Una proposta

[Vincenzo Colacicco]

Personalmente dichiaro di voler sposare all'istante Andrea e Peppe per ciò che hanno detto nelle precedenti email.
E' ora di svegliarsi e dare una svolta, se vogliamo dare futuro al Museo che ricordo, è la nostra attività principale su cui dobbiamo puntare TUTTO.

Le attività da centro socio-ricreativo dobbiamo lasciarcele alle spalle, siamo cresciuti e non solo di età ma anche come Associazione. 
Dobbiamo avere amichevolmente, senza timori nè rancori, a che fare con istituzioni e personaggi di spicco sia dell'amministrazione locale che dell'informazione, aziende, collezionisti, ex presidenti di società storiche...

E' ora di dire basta, i giochi sono finiti. TUTTI.  
E' ora di dire basta ai finti "non ho capito", alle timide rispostine puntigliose che fanno acqua da tutte le parti, alle metafore, ai muri di carta innalzati sciuè sciuè al momento per occultare le crude verità che uno sta, a freddo, tirando fuori.
E' ora di METTERSI IN GIOCO, di ATTRARRE L'ATTENZIONE, di ATTRARRE FONDI, ATTRARRE INTERESSE, GUADAGNARE CREDIBILITA' e RISPETTO, i primi valori che dobbiamo acquisire, prima di tutti i pezzi museali o di qualsiasi altra cosa.

Al di fuori delle porte della sede il mondo continua a girare senza pause e noi su ancora troppe cose siamo rimasti indietro ai tempi della Lira.
Dobbiamo aggiornarci, crescere e maturare. Il trashware ad esempio è oramai fine a se stesso e non porta da nessuna parte.
Sto cercando di richiamare tutti ad un minimo di responsabilità, non solo economica.

Quando misi piede la prima volta a Verde Binario, quasi 3 anni fa, sono rimasto scioccato da tutto il potenziale non sfruttato a dovere.
La mia idea di Museo Interattivo di Archeologia Informatica era ben diversa.
Ragazzi non sono il solo, nei due sabato pomeriggio in cui ho accolto visitatori ho contato almeno altre 5-6 persone che la pensano così.
E posso fornirne nomi e cognomi, gente nata, cresciuta e pasciuta a Cosenza, interessatissimi al tema, ma che non ne sapeva nulla.
E guardate che più ne parlo con queste nuove persone, più da soli capiscono cosa c'è che non va qui. 
E lo sappiamo tutti cosa c'è che non va. E di certo non si parte dall'ubicazione della sede.
Semplicemente abbiamo dimenticato qual'è la nostra prima missione e ci siamo persi in un mare di cose che poco se non per niente ci appartengono.

Dei quattro Apple II funzionanti ce n'è rimasto uno.
Ma vi rendete conto con cosa stiamo avendo a che fare O NO?
Non sono mie seghe mentali che mi sto facendo, di questo tema può interessarmi fino ad un certo punto visto che i miei che ho a casa funzionano tutti.
La catastrofe è questa, siamo un Museo, pensate al più grande Museo a cielo aperto del mondo: l'antica Pompei. 
No, non sto tirando l'acqua al mio mulino perchè sono di lì, ma pensate che, settimana dopo settimana, sta crollando pezzo a pezzo.
Patrimonio dell'umanità che sta andando perduto per sempre grazie all'incuria.
Noi attualmente siamo molto vicini a questa realtà: accumuliamo macerie cadute altrove senza trasformarle in castelli.

Io semplicemente non mi sento più di rappresentare questo sistema, non voglio solo essere il referente del Museo ma voglio rappresentare Verde Binario a tutto tondo.
Finchè ci sarò voglio dare il mio contributo per migliorare tutto ciò e portarlo alle stelle, ma pretendo che mi accompagnate.
Vorrei che fra qualche tempo, quando non sarò più qui, rimanga un'impronta del mio contributo, purtroppo sottovalutato se non ignorato da molti che neanche mi conoscono.

Irene tu sei la figura chiave da sempre e il tuo carisma, pazienza e calma sono virtù da esempio per tutti.
Voglio parlare con persone SERIE che come te hanno SUBITO voglia di FARE, PROGETTARE, COSTRUIRE e MIGLIORARE, senza "se", "senza ma", tantomeno "si potrebbe, in un futuro astratto e non ben definito, forse in una seconda o terza vita".

Volere è POTERE.

Ma prima di volere qualcosa, per il bene e il futuro del Museo e dell'Associazione, dobbiamo voler bene prima di tutto a noi stessi, poi ai nostri soci.

E dopo il mio ennesimo sermone-rotturadipalle che nessuno leggerà,
A fra poche ore.
 		 	   		  
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