[Verdebinario] Olivetti M21 e Quaderno SPARITI

Irene De Franco irenedefranco a gmail.com
Dom 13 Lug 2014 22:16:12 UTC


Mi rivolgo alla persona che ha sottratto i reperti del MIAI, che
probabilmente segue la lista,

in qualità di presidente, come socia e come appartenente alla comunità che
sostiene in vario modo Verde Binario e il MIAI:


 1) C'è sempre tempo per tornare sui propri passi, non ti chiedo di venire
e restituire in riunione i reperti. Ci vuole molto coraggio, personalità,
umiltà, e potrebbe essere un momento umiliante e non vogliamo che succeda
questo, ma siamo persone civili e nonostante alti e bassi non è mai stato
escluso nessuno, e sicuramente vogliamo capire come e soprattutto perché, e
continuare la non facile vita dell'associazione. Sarebbe un atto di amore,
di intelligenza e di pacificazione collettiva verso la comunità, il MIAI e
Verde Binario farci ritrovare in vario modo i reperti, anche solo poggiati
sull'uscio … sul tappeto all'entrata o dietro l'Olivetti sotto la bacheca.


 2) Il valore commerciale complessivo dei reperti sarà di qualche centinaio
di euro che sono una cosa molto ma molto molto misera rispetto al loro
valore reale: quello storico informatico, la storia che ogni pezzo racconta
delle proprie vicissitudini, le mani che lo hanno toccato, i sacrifici per
averli e per custodirli tutto il lavoro dell'associazione.


 3) Sottrarre i reperti, anche se doppioni (il Quaderno per ora non lo è),
danneggia tutti, getta discredito sui soci che posseggono le chiavi,
vanifica l'entusiasmo e la fiducia dei donatori verso il progetto MIAI e
Verde Binario e verso le persone che li hanno coinvolti.


 4) Danneggia direttamente il Museo perché quei pezzi possono essere utili
per collaborazioni e scambi, per conoscere nuove realtà e persone, per fare
rete, per essere interattivi, per riparare altri reperti uguali della
collezione.


 5) Mette in pericolo le attività future, ad esempio i sabato di apertura (
a chi è possibile dare le chiavi adesso? Chi può e vuole tenere aperto?),
la collaborazione con Ladri di Luce per il progetto Occhio al Bit (che è un
progetto come al solito economicamente povero, ma molto serio per la
risonanza che può avere). Ieri a mezzanotte la presidente dell'associazione
mi manda un messaggio di dispiacere e un loro socio Piero si è chiesto se
sia il caso di lasciare i loro materiali (stativo ecc) a Verde Binario.


 6) Gravissimo è il peso che la fiducia sia stata tradita, che si getti
un'aura buia e di sospetto tra le persone e che la sede di Verde Binario
non sia uno spazio di libertà dove poter andare e venire a piacimento per
realizzare delle cose, per studiare, per fare “zin zin” con una ragazza/o,
per smanettare allegramente, per stare in santa pace e leggerezza, per
realizzarsi in modo non mercificato.

Le chiavi non sono un diritto, tocca a noi conquistarle rispettando le
persone e la sede fisica e fino ad ora le potenzialità di una sede autonoma
non le abbiamo maturate per prima noi.

Una telecamera perché si sospetta un socio o un topo è veramente triste....
e io dovrei passare il tempo a passare in rassegna i video e controllare
invece di occuparmi del MIAI e di Verde e coltivare il giardino.... e poi
chi controlla me?


 E non ho finito
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