[Verdebinario] [Hacklab-Cosenza] Linux Day

[Kbyte]

>
> Rispetto a sysvinit le prestazioni sono spaventose
> root a maker:/home/wert# systemd-analyze time
> Startup finished in 1.511s (kernel) + 5.075s (userspace) = 6.587s
>

Si. Questo è un aspetto collaterale dell'elevata parallelizzazione, unito a
un sistema di dipendenze ben fatto e ad aver evitato l'esecuzione di decine
di files bash (non sono contro gli script bash, ma sono lenti è innegabile).


> Con journalctl navigo il log di systemd, la sua rappresentazione a
> schermo colora alcune linee mettendole in evidenza, tipo warnings del
> kernel es ACPI regions e altre cosine che di solito quando scorre il
> dmesg non noti se proprio non vai cercandole.
>

Ecco, questo è un aspetto che può piacere e può non piacere alla gente.
Soprattutto a chi a i propri sistemi di organizzazione e analisi dei log.
Per esempio inizialmente systemd non era compatibile con rsyslog e simili,
poi fortunatamente qualcuno ha fatto notare agli sviluppatori che era una
cazzata.


> le features di systemd sono intelligenti, indipendentemente da quale
> sarà il suo destino (si pensi all'antenato hotplug) è decisamente
> coerente con la frontiera dei nuovi sistemi di boot.


Ma io sono sempre più sicuro che se si abbandona la guerra totale, spesso
derivante da questioni personali/filosofiche/flame/litigi annosi tra
sviluppatori abbastanza famosi più che per reali questioni tecniche, e si
cerca di lavorare per migliorarlo secondo le problematiche espresse (imho
anche forkando e/o modificando il team di sviluppo), si potrebbe realmente
dare la possibilità di usare tutte le features, ma in modo totalmente
modulare/opzionale. Se proprio non si ci riesce (o non si vuole), si può
sempre creare un'altra scelta. Poi ognuno deciderà cosa utilizzare.


> Maggiore integrazione esegue meno processi e usa meglio la memoria.
> Negli anni '90 windows si è affermato rispetto a Linux perchè LATO
> DESKTOP aveva prestazioni migliori, scriveva meno su disco. Ve li
> ricordate i pentium1 o 2 con Linux ? Sentivi quei dischi al boot
> gracchiare come pazzi, tanto I/O disco, maggiore rispetto a windows
> 98. Poi quando aveva messo tutto in ram era un'altra cosa ma al boot
> tempi e carico erano ben maggiori rispetto al sempliciotto di casa
> microsoft.
>

Cazzo se mi ricordo! (scusa il francesismo) :P Mi ricordo che arrivati ad
un certo punto se ne sono inventate di tutti i colori: preloader che
caricavano tutti i files (compresi quelli dei servizi) prima di far partire
l'effettiva attivazione dei servizi tramite init, e tentativi di
parallelizzazione degli script che però non fu mai realmente regolamentata.
Upstart e runit (quest'ultimo guardatelo, ha anch'esso un sistema di
attivazione di processo con supervisione molto interessante) ci hanno
provato, ma non hanno avuto abbastanza energie per un prodotto realmente
innovativo.

"al momento systemd mi fà andare più veloce il computer"
>

Ma non riduciamo tutto il discorso alla velocità di boot, c'è molto di più
in pentola, senza per forza arrivare al desktop. Se nei prossimi giorni
avrò tempo, farò qualche post sul mio quasi defunto blog per spiegare
tecnicamente alcuni aspetti interessanti. Anzi siccome non sono un ultrà,
cercherò di illustrare anche alcune possibili alternative, compreso runit,
uselessd e openlaunchd (se Linux è supportato).

Il mio unico problema è che per fare bene queste cose serve molto tempo e
il tempo libero è quello che è :(

Anche per questo mi sono fermamente opposto a introdurre questo argomento
nel Linuxday: è facile parlare e fare le disquisizioni politico/filosofiche
(anche se parliamo di scelte tecnologiche), mentre molto più complicato è
parlarne tecnicamente.

Detto questo ribadisco: a livello ideologico ognuno ha la libertà di avere
le proprie idee, anche il software libero stesso nasce con lo spirito del
bazaar dove si ci confronta, si dibatte. Il pluralismo e la competizione
servono sempre, a patto che sia uno spunto per andare avanti e migliorare.

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| \Byte - Andrea Briganti
Blog: http://kbyte.snowpenguin.org
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