[Verdebinario] "economia solidale"
Laboratorio Eudemonia
eulab a hyperlinker.com
Gio 6 Dic 2012 11:44:11 CST
ATTENZIONE!
Fin tanto che non c'era Internet, si poteva seguire la corrente ufficiale di pensiero senza troppe riflessioni personali nè sensi di colpa. Oggi però c'é Internet ed ognuno di noi ha il dovere di considerare criticamente ogni cosa che ci passa davanti agli occhi, perché di sicuro ci hanno propinato una fregatura.
Ad esempio, quando si parla di "economia solidale", quando riceviamo comunicati da parte di operatori privati in nome di una vantata "economia etica e solidale", riflettiamo sul fatto che occorre costruire al più presto una vera ECONOMIA EQUA, ETICA e SOLIDALE che non potrà non esprimersi al meglio ed innanzitutto all'interno e per l'intero settore delle PUBBLICHE ATTIVITA'.
Esistono due settori economici: il PUBBLICO ed il PRIVATO. Ognuno di essi ha, per sua propria sostanza, caratteristiche diverse e complementari. L'etica e solidarietà sono qualità che maggiormente si dovrebbero sposare col settore pubblico, il settore privato dovendo invece soddisfare tutt'altro tipo di requisiti.
Per cui, quando trattiamo di economia etica e solidale,
riflettiamo e nel caso chiediamo con tranquillità:
QUESTE ATTIVITÀ SONO PUBBLICHE O PRIVATE?
Occorre porre questa domanda perché come cittadini, in questo particolare momento storico, del privato c'importa senz'altro meno di un pubblico che è andato letteralmente a rotoli. In quanto esseri umani membri della comunità italiana, quel che più ora deve interessarci è non lasciare gli onnipotenti ed onnipresenti ruoli pubblici in mano a coloro che se li sono accaparrati a vita, togliendo a tutti noi altri la possibilità di essere partecipi della nostra santa Res Publica.
Anche nel caso si fosse in perfetta buona fede, non si può non pensare ci sia stato un grossolano errore nel cercare di costruire una economia basata su etica e solidarietà nel settore privato (che appartiene a pochi) lasciando il settore pubblico (che appartiene a tutti) nelle deprecabili condizioni che tutti patiamo.
Urge, prima d'ogni altra cosa, reclamiamo tutti una equa e solidale partecipazione a turno dei cittadini ai 3.200.000 ruoli pubblici, al fine di trasformare quel luogo d'accaparramento ed esclusione, di corruzione e scialacquo, che è la presente Funzione Pubblica, in tutt'altra, democratica, moderna, etica e solidale entità.
Ringrazio e saluto con la più gran cordialità.
Danilo D'Antonio
p.s.: quando volete mi potete espellere tranquillamente
spero solo di essere già riuscito a mettervi addosso qualche dubbio
ciao ;)
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