[Verdebinario] inventario

Vincenzo Colacicco uno.turbo.ie a hotmail.it
Gio 20 Giu 2013 23:24:25 UTC


Brevemente (almeno ci provo) riporto quello che è il mio pensiero:

Inventariare TUTTO è impossibile, pensare di registrare il singolo cavo è di una insana follia IMHO, anche per le ragioni riportate da Emiliano.
Come oggi diceva qualcuno, non ricordo bene chi, ci vorrebbe anche una sorta di infarinatura generale sull'hardware storico che andiamo ad inventariare. (E comunque, questione di inventario o non, non possiamo collezionare "cose" senza sapere di cosa si tratti, come si accende, ecc...!)
Certe cose e certi pensieri escono soltanto quando ci si trova all'atto pratico della questione.

Ad esempio, inventariare la schedina dell'Atari PC Folio forse è ancora più una follia dell'inventariare i cavi: quella schedina è un componente necessario al funzionamento del computer, progettato, creato e venduto INSIEME al computer SOLO e soltanto per quello scopo, di conseguenza lo considero parte integrante del computer stesso.
Eh no perchè arrivati a questo punto dobbiamo anche smontare tutti gli Amiga, C64, Mac e compagnia bella perchè dentro ci sono delle ROM che contengono software, che nel primo caso (perdonatemi se faccio esempi sempre su questa tematica ma ritengo di conoscerla abbastanza bene) è addirittura ancora commerciale, il Kickstart è ad oggi regolarmente licenziato e venduto da Cloanto s.r.l. nel pacchetto "Amiga Forever". 
Detenere la sua immagine (ad esempio a scopo emulazione su un PC) senza aver acquistato "Amiga Forever" o senza possedere un Amiga reale è reato.
 
E per quel che penso il software, dato che è una cosa che non si può toccare, che risieda in un floppy, in una cartuccia, in un nastro, in una ROM o qualsiasi sia il supporto... è tutto uguale.

A questo punto, cosa cambia sostanzialmente dallo sfilare una cartuccia dal lato destro del computer X all'aprire il computer Y e tirare un chip? 
Per me nulla. 
Per questo io interpreto, secondo la logica dell'"inventariamo tutto" e per restare coerente con l'inventario della cartuccia dell'Atari, che dopo aver inventariato l'A500 devo smontare lo stesso ed inventariare anche la sua ROM e, magari visto che ci sono, anche il lettore floppy, la tastiera e la scheda madre, sì, perchè 
ognuno di questi componenti ha un produttore, un identificativo di modello e un 
numero seriale l'uno diverso dall'altro e sono valori per niente correlati con 
quello del computer-prodotto finito.

Con ciò spero sia chiaro, a questo punto, che è necessario porre dei limiti. Ecco, pensiamo ad inventariare quelli che sono i prodotti finiti innanzitutto.

PERO'...
E' vero pure che, come diceva Peppe la scorsa settimana, ci sono degli oggetti che pur non avendo un seriale, hanno una loro particolarità e un loro perchè. E' il caso dei joypad del Nintendo NES. 
La scelta giusta era, secondo me, quella di replicare la stessa etichetta del Nintendo NES che è il sistema principale per il quale l'oggetto è stato creato. 

Qui giustamente però lo stesso Peppe ha detto: ma se vogliamo scambiarne uno con qualcos'altro, come facciamo a sapere quanti ne abbiamo disponibili per poter valutare se è il caso di fare lo scambio o meno?

Qui potremmo stabilire una convenzione: Nintendo con quanti joypad vendeva il NES o meglio, più velocemente, quanti joypad si possono usare con un solo NES? 
Due Joypad. Bene, per ogni NES attribuiremo due joypad, fin quando non finiscono. 
Mettiamo caso che gli oggetti sono di numero dispari ovvero abbiamo cinque joypad e tre NES. Bene, due joy ai primi due e uno al terzo NES.

Vogliamo quindi interrogare l'inventario per vedere quanti joypad abbiamo: cerchiamo "NES", abbiamo tre risultati. 
Ad aprire ogniuno e leggere la nota "etichetta replicata su x oggetti" ci mettiamo un minuto, giacchè è la somma che fa il totale in questo modo sapremo, quando servirà (sempre se servirà, ma non diamo nulla per scontato), quanti joypad abbiamo. 
I joypad senza seriale sono secondo me degli oggetti secondari complementari alla macchina per i quali sono stati creati, quindi il fatto che dobbiamo perderci un minuto in più per cercarli nell'inventario secondo me ci sta, e di certo non possiamo dire che il singolo joystick non è stato inventariato.

Concludo:
L'obiettivo dell'inventario è, secondo me, innanzitutto quello di far conoscere a noi stessi cos'è che abbiamo, quindi pensiamo a farlo come conviene a noi, ovvero facendo quadrare insieme i principi di efficienza ed efficacia, ovvero la capacità di produrre una cosa che funzioni e che venga prodotta col minor sforzo/tempo/denaro. 
E che soprattutto abbia una fine.

Concetto di fine dell'inventario...
Qualcuno oggi diceva "lo stesso non finiremo mai perchè arriva sempre roba nuova", pensiamoci bene e siamo obiettivi: alla fine mica arrivano quantità industriali di roba ogni settimana... 
Il mio sogno è quello di arrivare al punto che, viene Tizio e ci porta un Apple III, lo pigliamo, lo inventariamo subito ovvero nello stesso momento in cui si compila il contratto di donazione (guardando così il seriale UNA SOLA VOLTA), dopodichè lo si depone nel luogo più appropriato. 
Fine dell'inventario, per il momento, ovvio. 

Ergo: Se ci diamo una mossa ad inventariare ciò che già abbiamo, con 
buonsenso, il sogno può diventare realtà. E non credo che si tratti solo
 di un mio sogno...
L'inventario vivrà fin quando vivrà l'associazione e sotto questo punto 
di vista non potrà mai essere finito in quanto arriva sempre roba nuova,
 verissimo, ma di certo, nel sogno, non avremo da inventariare ancora roba 
arretrata di 10 anni!!!

Non credo che l'obiettivo sia realmente quello di creare un numero esorbitante di etichette "vb" solo per farlo vedere a un terzo soggetto quando ad es. si fa una domanda per una sede... che di roba ce n'è a Verde e che abbiamo bisogno di spazio, chi lo VUOLE CAPIRE, lo capisce. 
A chi invece non gli frega "pecchè ten'ch'ffà", che ci sia scritto 500 o 10000 pezzi... non cambia niente. Parliamoci chiaro...

La chiave? Credo che tutto sta a stabilire uno standard da rispettare in modo che chi si 
trova ad inventariare, siamo sicuri che agisca allo stesso modo di 
chiunque altro. Io tutto ciò che avevo da dire l'ho scritto qui e sta qui.
Cercheremo di "raggiungere un accordo" e lo dico tra
 virgolette, di trovare un punto di convergenza insomma... giovedì 
prossimo, poi vedremo come procedere.

Enzo

 		 	   		  
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