[Verdebinario] Catastrofe economica AKA affitto. Una proposta

Irene De Franco irenedefranco a gmail.com
Gio 9 Maggio 2013 19:12:14 UTC


Il giorno 09 maggio 2013 18:36, Giuseppe De Marco <peppelinux a yahoo.it> ha
scritto:

> >purtroppo l'affitto incombe e ad oggi non siamo riusciti a realizzare un
> piano di autofinanziamento sistematico che ci permetta di vivere
> tranquillli e le potenzialità ci sono sempre state.
>
> Irè fanno fatica le famiglie, con tanto di lavoro, ad andare avanti,
> figurati la sede di un terzo settore no-profit.
>
Quà per mantenerci dobbiamo lavorare per verde, allo stesso tempo, finora,
> non abbiamo maturato nessuna volontà/esperienza di lavoro retribuito,
>

penso perchè nei fatti un lavoro retribuito , anche se precario, l'abbiamo
sempre avuto e non abbiamo mai pensato all'associazione in questi termini.
Anche se molto spesso per quantità e qualità si è trattato di lavoro non
retribuito :)


>  Noi siamo pochini, per alzare moneta abbiamo bisogno di forza lavoro
> retribuita.
>

si gira in tondo

Quando verde nacque si parlava della possibilità di andare a regime i primi
> due anni eppoi convertire in cooperativa sociale, Carlo era il primo
> sostenitore di questa strategia.
>

Peppe questa cosa per me è una novità, non mi ricordo di discussioni di
questo tipo inoltre Carlo aveva la sua attività commerciale. Forse sono
state riflessioni vostre?

Binario Etico ha fatto la stessa cosa.
>

si dopo qualche anno, ma la cooperativa è stata onerosa e a volte ha
garantito il reddito dei soci con  difficoltà, comunque associazione e
cooperativa sono soggetti completamente diversi.



> > a me dispiacerebbe non avere una sede autonoma.
> Irè rinunciamo alla sede autonoma, è sottoutilizzata e nasce comunque come
> spazio comune. Penso che per vocazione debba essere uno spazio pubblico
> affidato dalla PA. Quì siamo schiavi dei soldi, non è cosa, abbiamo già
> risposto una volta con l'avvocato. Una difficile convivenza con perenni
> arretrati e precarietà ormai consolidata.
>

Non difendo a spada tratta la sede autonoma, faccio solo delle riflessioni,
se poi è sottoutilizzata dipende solo da noi, da sempre stiamo pingando le
PA per una dignità "istituzionale" del MIAI...ma ste' PA a volte sono morti
che camminano :P


>
> >potrebbe essere utile cercare un "business angel" che creda nel MIAI, una
> sorta di mecenate o zio d'America e/o allargare la raccolta fondi
> all'estero, facciamo parte anche...
>
> Vedo stasera di fare il punto della situazione crowdfounding con Francesco
> e Pietro,
>

verificare come si può fare tecnicamente

>
> Siamo indietro con diverse iniziative e quelle in corso sono difficili da
> mantenere con questo stato di cose. In questo momento non riusciamo a
> mantenere nemmeno i contatti con le realtà che potrebbero aiutarci.
>

quali sono le realtà che ci potrebbero aiutare?, noi pinghiamo associazioni
per partecipare a progetti, ma non c'è mai reciprocità il viceversa non
succede e ogni volta che è successo è avvenuto grazie a realtà sconociute
consolidate di fuori regione! :), ma non mi interessa, non manca certo per
noi...

siamo sempre aperti a scambi collaborazioni ecc ecc



> Tutte le associazioni trattano, scambiano e accordano benefits ed
> opportunità sul territorio, dovremmo un pochino  esporci, dividere,
> scambiare, ottenere quel minimo che sembra garantito a tutte le
> associazioni, anche se neo-nate; paradossalmente.
>



dico chiaramente quello che qualcuno mi ha sussurrato di recente :
avete bisogno di qualcuno che vi protegge!

insomma ci serve un protettore :P

> sono alle calcagna dell'assessore regionale alla cultura ... non mollo
>
> Non mollaaaaaaaareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
>
>
caveremo il ragno dal buco
meno lagna + hactivismo
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