[Verdebinario] prop(agit)osta

Giuseppe De Marco demarcog83 a gmail.com
Mer 22 Gen 2014 19:06:14 UTC


>
> Noi possiamo acquistare qualcosa ma non vendiamo, doniamo qualcosa
> stabilendo una sottoscrizione minima che è finalizzata a sostenere dei
> progetti e ciò ci da credibilità.
>
> per cui una sottoscrizione potrebbere essere flessibile perchè non è un
> prezzo  e quindi non c'è uno sconto. Quindi stabiliamo una sottoscrizione
> diversa come reciproco sostegno in progetti diversi o condizioni economiche
> avverse.
>

Io temo che fissare un numero costante possa risultare antipatico, penso
invece che chiedere una sottoscrizione minima relativa e riferita ad una
certa donazione, fine a se stessa, intesa come unica e non riproducibile se
non in quel momento, possa ricalcare quanto meglio lo spirito no-profit che
ci anima. Inoltre anche lasciare un margine relativo sul prezzo, condotto
dal socio che contribuisce, anche lui, nella donazione, con un lavoro
volontario e non retribuito, possa rappresentare una forma di
gratificazione sebbene non monetaria.

Io vedo questo aspetto come valore di scambio con i nostri soci, nel
complesso di una donazione che non è mai "automatica", di scala o
razionalizzata nella produzione.

Questi aspetti ci contraddistinguono radicalmente da ogni forma cooperativa
o commerciale.


>
> La sottoscrizione rappresenta un valore non commerciale  chi ci da un
> contributo in qualche modo conferisce e ci riconosce un' autenticità.
>

ma sopratutto ci aiuta a pagare un fitto perchè come ben sai tu di me e io
di te e noi di tutti noi: quanto saremmo felici e maggiormente appagati nel
donare PC potendo rinunciare alla "soglia minima" di sottoscrizione.


>
> Inoltre non possiamo generare ambiguità perchè la voce si diffonde e
> quindi invece di trashware siamo considerati un negozio.
>

Non abbiamo ne forniture ne giacenze.
Come potremmo ? Oggi doniamo beni, domani servizi, dopodomani mettiamo mani
al nostro portafogli. Ma chi vuoi che ci contesti ? Lo sanno tutti in che
condizioni versiamo.


>
> Noi non emettiamo fattura e non paghiamo l'IVA, ma facciamo contratti di
> donazione e ricevute che hanno fiscalità e responsabilità legali diverse
> e bisogna stare molto attenti su questo io ne ho la responsabilità.
>

Doniamo tutto il donabile e concentriamoci su altre attività.


sappiamo che spesso le associazioni sono strumenti di lucro o giocano
> nell'ambiguità, ma questo non deve essere il nostro caso o non deve
> accadere che dolosamente qualcuno ci affibbi un'etichetta.
>

Le etichette che ci hanno affibbiato nel passato sono decadute sempre e
presto. Ci sono etichette di tanti tipi, spesso uno si aspetta il pugno in
faccia e invece gli viene allo stomaco. Forse c'è una etichetta che ci
definisce "chiusi", leviamocela di dosso.


Lo so che nell'entusiamo e nel gioco del piazzismo non ci pensiamo :)
>

LA cosa che mi rincuora è che nessuno di noi è portato al commercio e al
profitto, ma proprio per niente :)
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