[Verdebinario] richiesta spazi unical

[Irene De Franco]

Il giorno 22 gennaio 2014 19:43, Giuseppe De Marco
<demarcog83 a gmail.com>ha scritto:

> chi è questo nostro ammiratore?   invitalo in  riunione così lo
>> conosciamo! :)
>>
>
> non è il solo ammiratore come ben sai, ed è attivo anche in lista.
>

se è così, perchè non esprimersi? giochiamo ad "indovina chi?" :)
non mi sembra il caso che scrivi tu per lui :)



>
>>
>> la cosa di cui ho imparato a diffidare sono le dinamoche di "corridoio"
>> all'UniCal  che ci hanno creato + problemi che risultati, mi auguro che
>> intraprenderemo un percorso lineare in tal senso.
>>
>
>  forse le dinamiche di corridoio meritavano di essere approfondite. Forse
> gli interlocutori desiderano anche un confronto emotivo, spassionato,
> disinterassato. Non possiamo solo chiedere, dobbiamo anche capire cosa
> l'interlocutore vuole e come lo vuole. Noi non possiamo accontentarlo ma di
> certo comprenderlo, questo facilita la reciprocità e può spingerci nel
> condividere uno spazio.
>


Veramente i confronti ci sono stati sempre con docenti e amministrativi e
non "nei corridoi" ambito  squalificante per entrambi gli interlocutori.

Solitamente chi è disinteressato, appassionato e desideroso di un confronto
si manifesta a viso aperto, infatti i passaggi migliori della storia di
Verde sono state le riunioni concrete a cui abbiamo partecipato compresa la
partecipazione alla commissione edilizia dell'Unical, gli incontri con i
docenti che sostenevano il progetto, la scrittura di documenti
protocollati, i sopralluoghi... percorsi intelligibili

Il corridoio è la metafora di tutti quegli ambiti oscuri in cui sguazzano
tante mezze figure che condizionano percorsi, progetti, cittadini, e le
istituzioni stesse, ma che non si manifestano. Persone e contesti che non
hanno il mio rispetto.



>
> L'associazione Verde Binario ha una storia che non ha bisogno di
>> presentazioni o intermediari soprattutto con il rettore Crisci che conosce
>> Verde Binario, per questo sono "tranquilla" nella richiesta all'Unical.
>>
>
> Questa è la visione di una socia veterana. Ai più giovani diamo il
> permesso di tastare la terra sotto i loro piedi. Le cose succedono, mica te
> l'aspetti.
>
>

Non si rilasciano permessi, non mi riconosco in questa veste, ma si
discutono i percorsi soprattutto quando si tratta di cose molto serie su
cui stiamo attenti da anni, per cui ci si aspetta di condividerle fino in
fondo e di avere una posizione precisa.
Infatti i veri giovani che stanno animando l'associazione saranno a mio
avviso i primi che, se vorranno, si potranno cimentare in questo nuovo
percorso e verificarlo.

Come scrive lo stesso Crisci nel suo programma pubblicato sul sito
dell'Unical "Volgersi indietro non è mai un gesto superfluo, soltanto
comprendendo in uno sguardo unico tutte le stagioni della nostra università
riusciremo a trarre la forza e gli stimoli per riprendere il cammino"
concetto che si può traslare anche all'associazione.

Non si è mai veterani! :)



>
>> Non abbiamo fatto subito una richiesta per consentire una certa stabilità
>> alla nuova amminitrazione.
>> Quagliamo :)
>>
>> ciaos
>>
>
> si dai, sono sicuro che abbiamo mille "templates" da rispolverare. Se
> domani sera completiamo la lettera venerdì la protocolliamo e ci
> conserviamo una copia.
>
>
appunto visto che sono mille prima di scrivere qualcosa che "agganci
l'interlocutore" bisogna studiarsi qualche carta,

ad esempio un'altro "template" che ancora è in sospeso è la convenzione per
il recupero di hardware storico

Ignazio mi ha portato un papello da leggere che può essere utile per
scrivere qualcosa di realmente serio, ma va letto,

a domani

Ire
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