[Verdebinario] Reperti MIAI SPARITI era [Olivetti M21 e Quaderno SPARITI]
Vincenzo Colacicco
uno.turbo.ie a hotmail.it
Lun 27 Lug 2015 19:02:34 UTC
Il giorno 27/lug/2015, alle ore 19:44, Irene De Franco <irenedefranco a gmail.com> ha scritto:
> Tu puoi seguire le comunicazioni dell'associazione in chiaro perchè questa è una mailing list pubblica, comodamente, usando le risorse collettive di chi si impegna a comunicare su attività di tuo interesse, senza però riconoscere la reciprocità e il rispetto che si devono a questa collettività e fare la tua parte.
La lista mi sono sentito di lasciarla a fine gennaio di quest’anno, quando è successo ciò che vorrei tutti ricordassero.
Sinceramente non sono stato mai d’accordo su come quella situazione fu gestita quindi decisi di dispensarmi, con molto dispiacere, dall’utilizzo di questo metodo di comunicazione.
Ognuno è libero di decidere su cosa è d’accordo e su cosa non lo è, comunque la prova che non mi è stato necessario parteciparvi l'ho avuta con la Fiera dell’Elettronica, Cosenza Comics e gli altri eventi che ci sono stati e al quale vi ho preso parte attivamente.
Ho comunque continuato a leggere tutto quotidianamente, è naturale che come ho notato questo messaggio sono rientrato in gioco per fare immediatamente chiarezza e per rassicurare tutti.
Tuttavia, comunico che mi sono appena rescritto per seguire questo caso.
> Una reciprocità che mi aspetterei da un socio che non si piò dire novello da tempo e mi sarei aspettata un comportamento differente.
> Il fatto di non comunicare di aver preso un reperto del museo denota una certa superficialità.
Ho chiesto scusa e continuerò a farlo per la superficialità, è un mio errore e su questo non ci piove e se l’ho commesso ho avuto i miei buoni motivi, ok, ora?
Quanti altri segni di enorme disprezzo devo sentire ancora?
Sbagliare è umano. Chi non ha mai sbagliato? Tu non hai mai sbagliato? Come ti sentiresti al posto mio?
> Il MIAI come ribadito più volte è un'esperienza e un patrimonio collettivo.
Io ne sono un responsabile attivo e fino a prova contraria sono l’unico “tecnico” (quantomeno ne capisco qualcosa) e il motivo per il quale ho sempre richiesto le chiavi è proprio questo, per poter agire con autonomia ogni volta che posso e che mi va, l’ho fatto come sempre in buona fede per ridare a questo pezzo e non solo la sua normale vita, non per godermelo personalmente o farci chissà cosa.
L’unica cosa che mi si può dire è rimproverarmi la mancata comunicazione (ed è stato fatto) e la mia mancanza negli ultimi 3 mesi circa.
Ricordo ancora una volta che una collezione per fatti miei ce l’ho sempre e ho pezzi che forse al museo non arriveranno mai, di certo non ho bisogno di venire lì per appagamento e tornaconto personale.
Se lo faccio è lavoro volontario, non sarò precisissimo è vero ma qui lo stiamo solo screditando.
Anzi a dirla tutta rispondi a questa domanda, dov’è la Play Station 2 FAT boxata che ci è stata donata qualche mese fa?
> Oltre al danno morale c'è anche quello materiale per la spesa dei lucchetti che gravano sull'esiguo conto di Verde Binario.
Se il problema è questo verso i soldi e lo compro io… o.O
> Comunque grazie, purtoppo, allo Spectrum ZX81 "sparito", abbiamo scoperto un fatto grave, la sparizione del MAC 512K pezzo storico importante anche per la storia stessa dell'associazione. E' questo è un fatto grave.
Su questro concordo al 101%.
> Permango nella mia decisione. Il lucchetto è cambiato e le chiavi per ora le ho solo io.
Concordo e sottoscrivo.
> Enzo, giovedì 30, porta in riunione lo Spectrum ZX81 numero di serie 039/312831 con i suoi cavi e manuali.
Io ho prelevato il computer con il cavetto audio per testarlo.
Non ci sono mai stati manuali a corredo (e da qualche parte ci sono foto che lo testimoniano, nonché chiedere direttamente a Rodolfo e/o controllare la distinta nel contratto di donazione).
> Per ora resta nella collezione MIAI a Verde Binario.
Perché, dove dovrebbe stare? Dove pensi che sarebbe andato a finire?
Ciò mi fa pensare che tu l’abbia interpretato come un "furto” con conseguente "risentimento e confessione”, da un anno a questa parte vivo sempre con la convinzione che voi tutti siate convinti che a rubare quei pezzi sia stato io.
Se hai/avete tutti qualcosa contro siete pregati di dirmelo, possibilmente in faccia e non dietro una tastiera.
Finora solo una persona ha avuto il coraggio di farlo e la conosciamo tutti molto bene, ci si è chiariti ed è tutto ok.
Vi prego di affrontare questa cosa altrimenti nessuno troverà mai pace.
Irene, spero che tu non solo in qualità di Presidente ma in primo luogo in qualità di amica e di sorella qual che ti considero sin da quando ti conosco, smentisca le mie ipotesi e ritorni un po’ coi piedi per terra altrimenti non so cosa potrei iniziare a pensare, dopo tutti gli anni, i pomeriggi, le serate, le pizze e tutto ciò che abbiamo costruito e tutte le avventure trascorse insieme.
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