[Verdebinario] Abstract per l'Evento di ISF

[Eltanin]

Ciao a tutti,

vi incollo qui la mia proposta di abstract, che ci è stata richiesta da 
Erika di ISF e che dovrò rigirarle entro domani.

In soldoni, per spiegarvi che indirizzo pensavo di cominciare a dare 
all'intervento, io mi starei muovendo più sul sociologico, fresca di 
acune letture come "Nell'acquario di Facebook" del collettivo Ippolita e 
"La mente accresciuta" di Derrick De Kerckhove.

Io pensavo di trattare come la non-neutralità delle piattaforme social 
sia evidente anche nel modo in cui la coscienza di sé stessi, degli 
altri, il modo di essere creativi o sé stessi, sia fortemente 
influenzata dall'uso e dalla struttura propria dei social stessi.

Ad esempio, il fatto di "richiedere l'amicizia" o di "condividere" è, su 
Facebook, quanto di più lontano dal genuino significato di questi 
termini, che adesso richiamano invece un accumulo di contatti con cui si 
instaura un rapporto voyeristico e ai quali si grida la propria 
opinione, quasi come a voler affermare la propria identità a tutti i 
costi attraverso l'attenta costruzione di un profilo personale.
Chiaramente l'attenzione si pone, così, più su Facebook.

Spero di poterne discutere tutti insieme presto! :) Di seguito l'abstract:

"Siamo del tutto padroni delle nostre identità digitali? Che rapporti 
abbiamo con gli “amici” con cui condividiamo le nostre informazioni e, 
dopotutto, sappiamo cosa voglia dire “condividere”? Attraverso le parole 
e il loro riplasmarsi, inglobate tra i layout accattivanti di 
piattaforme sempre più interconnesse, sappiamo chiederci quanto davvero 
siamo in connessione con gli altri? Paradossale: i Social enfatizzano 
oggi una domanda sulla distanza e la genuinità dei rapporti, proprio là 
dove tutto è reale, immediato, continuo. Siamo parti di un organismo 
comunitario o restiamo invischiati tra i nodi di una Rete?"

Che dite?

Flavia