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Visite Guidate al Museo |
Si è concluso il progetto "Esploriamo il futuro di una volta - una esperienza di didattica della storia dell'Informatica", un ciclo di visite guidate al Museo Interattivo di Archeologia Informatica dell'Associazione Verde Binario.
La visita guidata è stata realizzata dai soci dell'Associazione Verde Binario, con il contributo e la partecipazione di Gabriele Zaverio, fondatore del “Freaknet Medialab” di Catania, esperto di elettronica e informatica e animatore di una iniziativa simile presso il “Poetry HackLab” di Palazzolo Acreide (SR).Il Progetto, svoltosi durante le durante le giornate del 18 e 19 Marzo, è stato realizzato con il contributo della Provincia di Cosenza e ha visto la partecipazione del V ginnasio del Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende (CS) e degli studenti della prima media dell'Istituto Comprensivo “Abate Gioacchino” di Celico (CS). Il percorso illustrato dalle guide ha accompagnato i visitatori lungo gli ultimi 40 anni della storia dell'informatica. I partecipanti hanno potuto ascoltare i “preistorici” eventi cha hanno portato alla creazione dei primi calcolatori elettronici da parte del matematico inglese Alan Turing e del gruppo di “Bletchley Park” durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella seconda parte della visita è stata illustrata la collezione di calcolatori storici presenti presso la sede di “Verde Binario”, dai primi mastodontici mainframe degli anni '70, fino ai personal computers degli anni '80/'90, in un percorso tematico e cronologico. Nell'esposizione non è stato tralasciato l'elemento ludico, periodicamente riproposto allo scopo di “alleggerire” la spiegazione. Tra le macchine che hanno fatto la storia dell'informatica, infatti, rivestono una notevole importanza i videogiochi che, di fatto, già nella seconda metà degli anni '70 aprirono la strada alla diffusione commerciale del personal computer. Durante il percorso gli studenti sono stati invitati ad usare direttamente le macchine, interagendo con antichi linguaggi di programmazione, con le prime interfacce grafiche e con le potenzialità dei software disponibili. La parte “interattiva” dell'esposizione ha suscitato in modo particolare l'entusiasmo dei ragazzi, ai quali si è aperto il mondo sconosciuto dei primi calcolatori elettronici, della diversità concettuale e di forme -ormai perduta- dei progenitori dei PC, degli “smartphone” e delle apparecchiature elettroniche che usano quotidianamente. Tutti i giovani destinatari degli incontri, infatti, sono nati dopo il 1995 e appartengono alla cosiddetta “Generazione Internet”: non possono avere alcun ricordo diretto del mondo prima della Rete. Gli studenti di ciascuna classe sono stati invitati dai soci e dai docenti a realizzare un elaborato scritto che descriva la giornata passata al “Museo Interattivo di Archeologia Informatica”. Gli elaborati e i materiali fotografici e video dei ragazzi saranno consegnati alla fine del mese di Aprile 2010. I rispettivi giornalini scolastici concederanno ampio spazio agli articoli prodotti. |
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Ultimo aggiornamento ( martedì 13 aprile 2010 ) |
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