[Verdebinario] [Hacklab-Cosenza] Linux Day
Kbyte
kbyte a snowpenguin.org
Mar 21 Ott 2014 22:49:40 UTC
>
> 1. systemd non dovrà soltanto gestire i servizi al boot, ma sarà una sorta
> di super-demone che dovrà fare un po' di tutto (e questo per me è male)
>
Non è un super demone e non fa tutto. Alcuni suoi componenti possono essere
tranquillamente disattivati o delegati. Ad esempio l'attuale systemd in
debian ha disabilitato il tanto odiato log binario in favore di systemd. Se
vuoi puoi usare i comuni script sysv dato che ti offre la quasi piena
compatibilità, quindi non sfruttando molte cose "succose", ma guadagnando
in prestazioni. Quindi non realmente non capisco il discorso del
"superdemone". Se poi fai esempi di cosa non ti piace nel dettaglio
possiamo affrontare meglio la questione verificando nel bene e nel male.
Il vero problema per gli oppositori di systemd, è che chi sviluppa servizi
server e componenti desktop sta trovando interessanti le funzionalità
offerte al punto da voler praticamente subito utilizzare ciò che questo
sistema offre, nonostante lo sviluppo sia ancora "giovane". E parlo di
isolamento dei servizi per una migliore sicurezza e gestione delle risorse,
maggior controllo dei processi dei servizi attraverso i cgroups,
miglioramento delle performances soprattutto in previsione di sostituire il
lento dbus con la sua versione in kernelspace k-dbus. Cose che attualmente
con l'init attuale non si possono fare facilmente.
> 2. le modalità con cui è stato adottato in seno a RH mi interessano tutto
> sommato poco, quelle con cui è stato praticamente imposto alla community
> Debian invece mi preoccupano parecchio
>
Vogliamo parlare di archlinux o di sabayon che sono stati tra i primi ad
adottarlo con somma felicità anche dei loro utenti? Linux Mint che se non
ha già integrato ha di sicuro annunciato l'adozione futura? Ubuntu ha già
deciso di accantonare upstart, quindi probabilmente arriverà con la
prossima release (15.04). L'unica distribuzione tra le grandi a rimanere
fuori era Debian. Ma quest'ultima ad inizio anno ha VOTATO a riguardo e
l'esito è stato per l'adozione. Ora che Ian Jackson abbia cercato di
sovvertire questa decisione con ogni mezzo al punto che si è per poco
minacciato anche il ban dal TC non vuol dire che abbia ragione. In sostanza
nulla è stato imposto a nessuno e una minoranza che protesta può benissimo
fare il suo fork se vuole, in fondo parliamo sempre di software libero.
> 3. nel momento in cui si paventa la possibilità di un fork (e non di vim,
> ma di un'entità come Debian), penso /probabilmente/ qualcuno che ne sa
> /parecchio/ più di me avrà le sue buone ragioni, dato che di certo non è
> una passeggiata di salute
>
Esistono più di 100 fork di debian+ubuntu per i motivi più disparati.
Il fork non si giudica per il solo fatto di essere stato annunciato, si
giudica vedendo quanti alla fine lo utilizzeranno. E per il numero di
sviluppatori in debian, a me pare che tutta questa adesione poi non ci sia.
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| \Byte - Andrea Briganti
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