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sesto incontro
Date: 2006/05/13 09:25 By: emiliano Status: Utente  
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Senior Boarder

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ciao a tutti!

sembra che ce l'abbiamo fatta!

questo è il resoconto dell'ultimo incontro del corso introduttivo al sistema operativo GNU/Linux "un mercoledi da pinguini" (a VerdeBinario-Zenith joint production

dunque...
vi dico subito che la settimana scorsa sono stato "criticato" da un amico, Marfil, che segue il corso a distanza su uno di questi forum: "non va bene" - mi si dice - "dare troppa pappa pronta ai piccoli pinguini, se no poi si viziano..."
Ora, il fatto è che il buon Marfil in un certo senso ha ragione, forse questi resoconti sono un po troppo dettagliati e tolgono ai corsisti il gusto di cercare da soli le informazioni e "sbatterci un po la testa", che di solito è il modo migliore per capire bene le cose...
Lo spirito di GNU/Linux in fondo è D.I.Y.: DO IT YOURSELF (fai da te! - vi ricorda qualcosa? =

in ogni caso oramai è andata così e quindi avrete -per l'ultima volta- un po di pappa pronta e un po di utili link per approfondire.
...tanto se poi non andate a leggere (o non avete seguito) non vi servirè a nulla!
ghghghgh %)

Come sapete, il programma provvisorio proposto all'inizio del corso non è stato rispettato al 100%, anche se l'unica "lezione" che non abbiamo fatto in tempo a tenere è stata quella (un po più tecnica) sul kernel Linux, il cuore (kernel = "nucleo/perla/nocciolo" in inglese) del sistema operativo GNU/Linux.

Pertanto, l'ultimo incontro è stato "spacchetti ma non apra: l'installazione del software sulle principali distribuzioni".

"Come ***** si installano i programmi su GNU/Linux?" è una delle domande ricorrenti dei neofiti, ovviemente dopo la classica "Dov'è il pulsante Start???".

Dico subito che la questione è abbastanza complessa, specie per chi è abituato a cliccare due volte su un'icona setup.exe e incrociare le dita sperando che tutto funzioni e che non ci siano sorprese virali in agguato - sapete di cosa parlo...

Tuttavia, nel nostro caso complessità non significa necessariamente complicazione, ma semplicemente maggiore libertà di scelta.
Viceversa, la semplicità a volte nasconde una scarsa libertà di scelta.

Esempio:
la legge elettorale con cui si sono svolte le ultime elezioni politiche in Italia (Aprile 2006)
per l'elettore, un meccanismo molto semplice: una croce su un simbolo di partito. punto.
niente candidati da scegliere niente voto incrociato o roba strana. meno libertà di scelta però...
se ci pensiamo bene, sarebbe ancora più semplice se non ci fossero tutti i partiti che ci sono in Italia e che poi si ritrovano sulle schede. Uno mette una croce, che so, su "destra" o "sinistra" e la cosa finisce li. facilissimo. ma a quale prezzo?
se ci pensiamo ancora meglio... beh, la dittatura è ancora più facile!!! non si vota proprio per niente e si delegano tutte le decisioni a un tizio pelato su un balcone...
Morale della favola: non sempre semplice=buono.

Su GNU/Linux la dittatura del doppio click non esiste. mettetevi l'anima in pace. e gioitene.
se non vi piace, beh, come direbbe Marfil: "tornate a Window$ e non rompete le scatole!"

esistono molti modi di installare un programma su GNU/Linux:

a) Compilare da sorgente.

E' il metodo "tradizionale" dei sistemi Unix-like. Il metodo + scomodo ma + flessibile.
Ogni distribuzione offre ai propri utenti degli strumenti semplificati per installare programmi "pronti" da installare, cioè già compilati. vedremo questa cosa nel punto b).
In ogni caso, può sempre tornare utile la conoscenza di questa procedura "classica", se non altro a fini didattici.
Come abbiamo visto in passato, una caratteristica di gran parte del software disponibile per GNU/Linux è quella di essere distribuito assieme al suo codice sorgente.
sostanzialmente si tratta di compilare il programma con l'ausilio di appositi strumenti.

per chiarimenti su cosa significa codice sorgente, compilatore, programma eseguibile etc si può consultare Wikipedia.

La procedura si riduce di solito a:

*scaricare il programma da qualche parte sul disco rigido, diciamo in /home/nomeutente.

i programmi distribuiti in formato sorgente di solito sono degli archivi compressi (come un file .zip per intenderci) che hanno come estensione il suffisso .tar.gz
il pacchetto sarà quindi un file dal nome simile a "nomeprogramma-versione.tar.gz"
Nell'ultimo incontro abbiamo compilato e installato il programma Links (un interessante browser che lavora sia in modalità grafica che testuale. vedi ---> Il link attivo contenente Javascript è stato rimosso automaticamente.

rpm è lo strumento di gestione programmi predefinito di tutte le distribuzioni derivate da RedHat, come SuSe, Mandriva, Fedora etc.
esso permette di installare con facilità programmi pre-compilati e pacchettizzati ad-hoc per la propria distribuzione.
La procedura elementare per installare un programma da linea di comando è la seguente:

-si scarica il pacchetto rpm (un file con un nome tipo nomeprogramma-versione.rpm) adatto alla propria distribuzione - potete cercare il pacchetto su internet (esistono diversi motori di ricerca dedicati) anche se molto probabilmente tutto ciò di cui avete bisogno è già presente sul cd/dvd da cui avete installato la vostra distribuzione preferita -

-e lo si installa impartendo il comando

# rpm -i nomepacchetto-versione.rpm

per disinstallare un programma si impartisce semplicemente il comando

# rpm -e nomeprogramma

al solito, installazione e rimozione software sono comandi che vanno impartiti dall'amministratore di sistema (l'utente root)

per vedere se un pacchetto è installato si può interrogare il database rpm con il comando

$ rpm -q stringa

è bene ricordare che rpm, usato in questa maniera, non gestisce in maniera automatica le "dipendenze" dei pacchetti. Cerchiamo di capire di cosa si tratta...
Molto spesso accade che un programma non faccia proprio tutto da se, ma che affidi alcune delle sue funzionalità base a "programmi" terzi, detti "librerie". Ad esempio, un browser includerà tra le sue funzionalità quella di visualizzare immagini jpg (o altri formati). Molti altri programmi, in realtà, hanno questa stessa caratteristica: anche un Word Processor o un visualizzatore di immagini o un software per creare lucidi o presentazioni includeranno certamente tale funzionalità. Per evitare che ciascun programma replichi funzionalità basilari come quella di cui sopra occupando inutilmente spazio, esistono dei particolari "programmi" detti appunto "librerie condivise" (shared libraries).
Accade spesso, dunque, che un programma richieda la libreria x o y per un suo corretto o completo funzionamento. Se si prova a installare un programma con rpm e una o più delle librerie da esso richieste non sono presenti sul sistema, rpm restituirà un messaggio di errore del tipo "non posso installare il programma z perchè mancano le librerie x, y e w". In questo caso si dice che il programma z "dipende" dalle librerie x, y e w.
per installare il pacchetto z-versione.rpm, dunque, sarà necessario installare prima x-versione.rpm, y-versione.rpm e w-versione.rpm con la stessa procedura (es. # rpm -i y-versione.rpm)

esistono comunque alcuni comodi strumenti grafici, dall'uso molto intuitivo, che gestiscono questa cosa in maniera automatica. essi funzionano +o - così:

si fornisce al programma una o più "sorgenti di installazione" (posti in cui sono situati archivi di pacchetti software: cdrom, siti web etc), dopodichè si aggiungono e si tolgono i pacchetti in maniera mooooooooolto semplice. Questa è una di quelle cose che si capisce al volo quando si vede al lavoro uno di questi strumenti. Molto intuitiva da vedersi, complicata da spiegare a parole. In ogni caso, cercando tra i menu della vostra distribuzione dovreste individuare il programma giusto. (Suggerimento: su SuSe si chiama YAST, su altre distribuzioni vedrete semplicemente la voce "installare/togliere pacchetti" o qualcosa di simile)

* installazione con apt

http://a2.pluto.it/a261.htm#almltitle452

apt è lo strumento di gestione pacchetti presente sulle distribuzioni derivate da debian, come debian (appunto!), ubuntu, mepis, xandros, knoppix, kanotix, linspire, etc.

il suo funzionamento è simile a quello di rpm, nel senso che la logica è più o meno la stessa, cambiano i nomi dei comandi e le estensioni dei pacchetti:
installare un pacchetto dopo averlo scaricato:

# dpkg -i nomepacchetto_versione.deb

rimuoverlo

# dpkg -e nomepacchetto

come per rpm, anche per apt esistono dei comodi strumenti, grafici (come synaptic), semi-grafici (come aptitude e dselect) e anche testuali (apt-get) per gestire le dipendenze in maniera automatica.
Il file di configurazione di apt, in cui si possono specificare sorgenti eterogenee di installazione, è /etc/apt/sources.list. Per aggiungere o togliere sorgenti di installazione basta semplicemente editare tale file con un editor di testo qualsiasi, rispettandone la sintassi.

dopodichè si può installare un programma semplicemente impartendo il comando

# apt-get install nomeprogramma

e apt gestirà le dipendenze in maniera automatica, chiedendoci semplicemente alcune conferme ( tipo "si è scelto di installare il programma tizio, si vuole davvero procedere?" etc.)
Per installare Links, ad esempio, basterà dare

# apt-get install links

e attendere. per maggiori delucidazioni, potete consultare sul vostro sistema le pagine man.

$ man dpkg

$ man apt-get

$ man sources.list

oppure

$ man rpm

e così via
insomma, per ogni dubbio LEGGETE IL FANTASTICO MANUALE:
READ THE FANTASTIC (o F****NG?) MANUAL - R.T.F.M.
seguite questo consiglio e vivrete felici...

e questo è davvero tutto per quanto riguarda l'ultimo argomento del corso...

prima di lasciarci un link che potete usare come "sunto" complessivo
del corso. Si tratta di una serie di lucidi creati per un corso analogo a questo tenutosi chissà dove nel mondo e tradotti in italiano. Ho trovato questi lucidi un paio di giorni fa e mi sono detto "toh, ecco qualcuno che ha seguito all'incirca il nostro stesso percorso"

http://www.linux.it/~giammy/ unix_linux_introduction/ unix_linux_introduction_it.pdf

i lucidi e tutto il materiale qui proposto potrebbero essere utili a chiunque voglia ripetere questa esperienza, risparmiandosi almeno in parte l'onere della ricerca.
Se così dovesse essere... spero che mi si offra almeno un drink!
se siete nei paraggi sapete dove trovarmi!

saluti a tutti!

emiliano


----------------------
PS

alla fine del corso, sono state fatte alcune proposte, del tipo
"E' stato fantastico e a tratti incredibile, perchè non lo rifacciamo?"
"ne vogliamo uno ancora più approfondito!"
etc

la mia opinione personale è: "se ne può parlare..."
e il forum del sito

http://www.verdebinario.org

potrebbe essere il luogo adatto!

PPS
e ora... il momento dei ringraziamenti:

-tutti i corsisti
-piero e la zenith per il supporto logistico
-irene per avermi prestato il suo portatile (e per... tutto! :*)
-tutti quelli che hanno seguito il corso sui vari forum per l'attenzione (dai numeri sembra siate in tanti!!!?)
-gli autori di tutti gli howto pubblicati su queste pagine (troppi per essere menzionati) e la comunità mondiale di utenti GNU/Linux per aver dimostrato che un altro sistema è possibile!

Post modificato da: emiliano, alle: 2006/05/13 11:26

Post modificato da: emiliano, alle: 2006/05/13 11:28

Post modificato da: emiliano, alle: 2006/05/13 11:30
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